L’attenzione è un processo cognitivo che filtra e organizza le informazioni provenienti dall’ambiente, permettendo l’emissione di una risposta adeguata. Per disattenzione si intende una specifica difficoltà a concentrarsi e a mantenere tale concentrazione per un tempo prolungato, necessario al corretto svolgimento di un compito.
I nativi digitali e non del secolo odierno si trovano a dover discriminare tra un’elevatissima quantità e tipologia di stimoli e la gestione di questa complessità può causare fragilità nelle capacità di discriminazione, investendo in maniera massiva le capacità attentive.
A chi si rivolge? A bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni.
Perché uno screening dell’attenzione? Apprendimento, competenze sociali e non solo sono possibili anche grazie a buone capacità di discriminazione: valutare difficoltà specifiche nell’attenzione e nel processo discriminativo quindi vuol dire offrire un supporto tempestivo e mirato.
In cosa consiste lo screening? E’ una somministrazione di prove standardizzate della durata complessiva di circa 45 minuti in cui verranno indagate le funzioni attentive ed esecutive generali, quali l’abilità di inibire risposte automatiche apprese, di monitorare e autoregolare i propri comportamenti e le proprie risposte, l’attenzione selettiva e sostenuta (vigilanza). Al termine dei test verrà fornita una relazione con informazioni personalizzate sul funzionamento del bambino/ragazzo. Se necessario verranno suggeriti approfondimenti diagnostici o invio presso le strutture territoriali di competenza.
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