Abitare il futuro
Il futuro è ovunque intorno a noi. È nelle decisioni che prendiamo, nelle innovazioni che trasformano le nostre vite, nei cambiamenti climatici che ridisegnano il nostro pianeta, nelle ansie e nelle speranze che orientano le nostre scelte. Eppure, lo consideriamo spesso come una dimensione distante e inafferrabile, che non ci riguarda ancora e sulla quale non abbiamo controllo.
Questa percezione è sorprendente se pensiamo che la mente umana è naturalmente orientata verso il domani.
Il nostro cervello è una straordinaria macchina predittiva, costantemente impegnata a simulare scenari e preparare risposte a eventi non ancora accaduti. Questo processo, noto come prospective thinking, coinvolge diverse aree cerebrali, come la corteccia prefrontale, responsabile della pianificazione e del controllo esecutivo, e l’ippocampo, che utilizza le esperienze passate per costruire previsioni.
Gli Studi di Futuro, nati negli anni ’60 come risposta alla crescente complessità del mondo post-bellico, rappresentano oggi un campo di ricerca interdisciplinare che unisce sociologia, economia, psicologia, scienze politiche e ambientali.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si occupano di predire il futuro, ma di esplorare sistematicamente i “futuri possibili” – quelli probabili, plausibili e preferibili. Questo approccio trova applicazione in numerosi settori, dalle strategie aziendali alla pianificazione urbana, dalle politiche pubbliche alla sostenibilità ambientale.
Direzione: Futuro. Il tema della Settimana del Cervello 2025
In occasione della Settimana del Cervello, collegare neuroscienze e studio del futuro diventa un’opportunità per comprendere meglio come costruiamo aspettative, affrontiamo il cambiamento e sviluppiamo un pensiero più adattabile e resiliente.
Da una parte, le neuroscienze ci offrono strumenti per analizzare i meccanismi cognitivi che influenzano le nostre decisioni; dall’altra, la competenza di anticipazione, promossa dagli Studi di Futuro consente di allenare la mente a immaginare scenari alternativi, individuare segnali deboli di cambiamento e preparare risposte flessibili.
Infine, la psicologia aggiunge un’ulteriore dimensione: il futuro influenza profondamente il nostro benessere mentale. Le aspettative, le paure e le speranze modellano le nostre emozioni, incidono sulle decisioni e determinano il nostro livello di stress o di serenità.
Il futuro non è un territorio remoto da osservare passivamente, ma uno spazio di opportunità da esplorare attivamente, un campo di studio da approfondire e una dimensione da abitare con consapevolezza e creatività. È tempo di dargli l’attenzione che merita.
Che eventi proporre?
La Settimana del Cervello 2025 introduce quindi una novità. Quest’anno è possibile aderire con il proprio evento al dialogo Direzione: Futuro. Questo non significa che l’intero evento debba essere dedicato esclusivamente a questo tema, ma se durante le attività proposte si affrontano argomenti o si forniscono informazioni che aiutano a progettare o pensare al futuro, sarà possibile farne parte ed essere inseriti nel dialogo.
Gli eventi che rientreranno in Direzione: Futuro saranno raccolti e valorizzati per amplificare il loro impatto ed ottenere maggiore visibilità e coinvolgimento del pubblico.
Che si tratti di un seminario o di un workshop interattivo, il tema Futuro si presta a moltissime discussioni. L’obiettivo è stimolare riflessioni non solo individuali, ma anche collettive, per promuovere un dialogo che possa ispirare nuove idee e visioni.
Temi di approfondimento e esempi di eventi:
- Meccanismi neurologici di previsione e pianificazione
- Conferenze sulle neuroscienze e la previsione del comportamento umano
- Workshop sull’uso della memoria prospettica per raggiungere obiettivi futuri
- Laboratori sulla creatività applicata al problem solving futuro
- Workshop su tecniche psicologiche per superare blocchi emotivi
- Adattamento alle nuove tecnologie
- Conferenze su come neuroscienze e tecnologia si influenzano reciprocamente
- Decision making e bias cognitivi
- Simulazioni interattive per riconoscere bias cognitivi e migliorare le scelte
- Tavole rotonde su etica e neuroscienze delle decisioni future
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