Giochiamo usando il cervello

Le Funzioni Esecutive possono essere definite come quell’insieme di processi cognitivi che entrano in gioco durante azioni o attività nuove e impegnative (Owen, 1997). Esse sono funzioni cognitive di ordine superiore che ci consentono di formulare obiettivi e piani, ricordarli nel tempo, scegliere ed iniziare azioni che ci consentono di raggiungere quegli obiettivi, monitorare il nostro comportamento e se necessario correggerlo in funzione del raggiungimento dei nostri scopi (Aron, 2008). Sono delle abilità in continua evoluzione: emergono a partire dal settimo mese dopo la nascita e proseguono il loro sviluppo durante tutto l’arco di vita dell’individuo (Banich, 2013).

Le Funzioni Esecutive sono sei:

• L’autoregolazione emotiva, la capacità di tenere sotto controllo i propri stati emotivi per evitare che ostacolino il raggiungimento dei propri obiettivi;
• La flessibilità, la capacità di adattare il proprio comportamento a situazioni nuove;
• La pianificazione, la capacità di porsi degli obiettivi e di pianificare come raggiungerli;
• L’inibizione della risposta, la capacità di inibire le risposte impulsive valutandone le conseguenze;
• L’aggiornamento della memoria di lavoro, la capacità di tenere a mente le informazioni legate all’esecuzione di una certa attività con l’obiettivo di portarla a termine;
• L’attenzione focalizzata, la capacità di filtrare le informazioni selezionando quelle che ci sono più utili in quel preciso momento.

L’importanza di queste funzioni superiori è stata messa in evidenza da numerose ricerche scientifiche e, in modo particolare, il loro ruolo cardine all’interno del processo di apprendimento durante l’età evolutiva.

È stato riscontrato che queste abilità si comportano in modo analogo ai nostri muscoli: training mirati, in particolare durante l’età dello sviluppo, possono portare ad un potenziamento delle stesse e ad un miglioramento in ambito scolastico; viceversa se non vengono allenate possono andare incontro ad un depotenziamento progressivo (Holmes et al., 2008; Diamond et al., 2007; Dahilin, 2011). In questo senso la fruizione eccessiva e passiva di strumenti multimediali (come la televisione) che non consentono un’interazione di tipo attivo è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo cognitivo del bambino. Al contrario, i giochi e le attività che coinvolgono il lobo frontale deputato alle funzioni cognitive superiori, e il lobo parietale collegato agli aspetti visuo-spaziali, costituiscono un importante fattore protettivo.

Durante il Workshop andremo alla scoperta delle Funzioni Esecutive giocando insieme e imparando come allenarle.

L’evento è rivolto a bambini dai 9 agli 11 anni per un massimo di 16 partecipanti.