Invecchiamento cerebrale e demenza, possibilità di prevenzione e rallentamento del decorso.

Nell’arco di otto anni (2005-2013) l’incidenza dell’Alzheimer e le demenze senili è cresciuta del 50,0%, terzo aumento maggiore dietro a tumore maligno (+60,0%) e malattie della tiroide (+51,5%). Nel 2016 l’incidenza dell’Alzheimer e delle demenze senili nelle persone di 65 anni ed oltre di 42,8 persone su mille della stessa classe di età; i valori più alti, e superiori al 50 su mille, ovvero in Sicilia è 55,5 per mille. D’altra parte però è sempre più diffusa, a livello scientifico, la convinzione che una diagnosi precoce e quindi un intervento di potenziamento delle capacità del cervello, oltre che uno stile di vita che favorisca la prevenzione, possa ritardare l’insorgenza e rallentare il decorso dei casi di demenza. Quindi è necessario lavorare sulla formazione e sensibilizzazione delle categorie interessate. La nostra idea è quella di realizzare 3 incontri di sensibilizzazione, di tipo seminariale, con associazioni locali che per età dei soci o per interesse e finalità statutari, siano aperti ad approfondire tematiche relative all’incidenza, le caratteristiche, le conseguenze e soprattutto la possibilità di diagnosi precoce e di prevenzione, nell’ambito del deterioramento cerebrale e delle demenze. Gli incontri saranno condotti da professionisti esperti e verrà utilizzata una metodologia attiva e dinamica, di circle time, di confronto e scambio di esperienze.